Progetto Studio “ Rotoli di Qumran”

Che cosa si intende per “Qumran” ?

Nel 1947 un beduino scoprì in modo fortuito alcune giare contenenti rotoli di pergamene che erano state chiuse in una grotta nei pressi del Mar Morto, non lontano da Gerusalemme e Gerico.

Tali pergamene erano state nascosti dagli abitanti di un particolare insediamento nel deserto di Giuda, ai quali gli studiosi non hanno saputo dare un nome.

 Poiché da sempre i beduini del deserto chiamavano quel luogo con il nome di Qumran, questo è attualmente il modo in cui tutto il mondo chiama questo luogo.

In seguito furono ritrovate altre grotte e in totale esse sono 11.

Ogni grotta conteneva varie pergamene scritte in un arco di tempo che va dal 200 AC al 68 DC

( dall’anno 100 Ac al 68 Dc: questo arco di tempo comprende anche la Vita di Gesù )

 nella foto una delle grotte di Qumran in cui sono state ritrovate anfore contenenti pergamene

In seguito gli scavi archeologici hanno riscoperto un insediamento in cui queste pergamene venivano “costruite” e “scritte” per fare nuove copie destinate all’uso liturgico degli ebrei del tempo. Le pergamene ritrovate contengono testi biblici, regole della comunità degli esseni,testi apocrifi, scritti di vario interesse.

Nella grotta 1 fu ritrovato quello che è considerato il reperto biblico più importante dell’Antico Testamento : un rotolo lungo oltre 7 metri, costituito da 17 pelli di capra cucite tra loro, su cui sono scritti tutti i capitoli del Profeta Isaia.

Inizialmente il nostro progetto consisteva in alcune lezioni sulla scoperta delle grotte e del Grande Rotolo di Isaia. Grazie agli strumenti informatici della nostra scuola, ogni studente della 4^ Liceo scientifico ha potuto connettersi con il Sito Israeliano del Museo di  Gerusalemme, al quale va tutto il nostro ringraziamento. Senza di esso lo studio sarebbe stato solo cartaceo e sicuramente meno efficace.  Quello che il sito del Museo di Gerusalemme mette a disposizione in rete è l’immagine del Rotolo di Isaia ad alta definizione, con possibilità di srotolarlo virtualmente.

L’insegnante prof. Ottoboni Don G.  ha successivamente notato che compaiono spesso alcuni segni X che non appartengono al testo vero e proprio ma sembrano volere indicare un qualcosa, forse un appunto, come quando molti di noi oggi,leggendo un libro, segnano con una matita un passo interessante.

A questo punto la ricerca “ visiva” è stata estesa anche alle classi 2^ Liceo Scientifico e alle classi 3^A e 3^B delle medie.

Con molta pazienza gli studenti hanno annotato la posizione dei segni X sul rotolo e una consistente mole di annotazioni è stata raccolta. Abbiamo elaborato una tabella con i risultati ottenuti e che prossimamente renderemo pubblica.

Altri segni oltre alle X sono stati trovati e l’indagine continua.

Certamente questo progetto è uno dei tanti esempi che fanno unica la nostra Scuola, che rende attivamente partecipi gli studenti offrendo loro tecnologia, cultura e, soprattutto, l’entusiasmo e la passione di ognuno dei nostri Insegnanti.

Nei corridoi, anche nell’intervallo è bello sentire gli studenti che si scambiano i risultati delle loro ricerche su Qumran e sul “Great Iasaiah  Scroll”.

Sotto la guida dell’insegnante, Prof. Ottoboni D.G  gli studenti si sono posti alcune domande :

  • Perché sono state messe queste X ?
  • Chi le ha messe?
  • C’è un filo conduttore che unisce queste X?
  • Che cosa sono gli altri strani simboli inseriti nel rotolo?
  • Siamo solo noi a condurre questo progetto ?
  • Sono stati  già fatti studi su questi segni ? In tal caso quali risultati hanno dato?

Stiamo preparando uno studio ordinato e scientifico e alla fine dell’anno scolastico prepareremo una Relazione-Evento.

Le indagini continuano. Vi ringraziamo per la cortese visita . Continuate a  seguirci.